Nuovo Bigster spinge il format vincente Dacia verso l’alto, collocandosi in quel segmento C che non solo è sinonimo in Europa di grandi vendite ma che per le maggiori dimensioni (4,57 m di lunghezza, 2,7 di passo, 1,81 di larghezza) colloca questo modello ai vertici per abitabilità interna e capacità di stivaggio.
La versione Mild Hybrid 1.2 Eco-G, oggetto del nostro test fra Milano e la Valle Seriana, aggiunge però un’altra accezione dell’aggettivo grande. E quella relativa alla sua dote di viaggiatrice, visto che la doppia alimentazione benzina-Gpl non solo garantisce un’autonomia di tutto rispetto (1500 km con i due serbatoi) ma anche per il costo del carburante. Per Bigster Mild Hybrid 1.2 Eco-G Dacia comunica un consumo, secondo l’omologazione Wltp, 5,7 litri ogni 100 km e, utilizzando il solo Gpl, 7,0 litri. Se si utilizzano questi dati tenendo conto dell’attuale prezzo medio della benzina (1,69 euro al litro) e di quello del gas (0,72 euro a litro) si ricava infatti che questa versione di Bigster comporta una spesa di 8,56 euro ogni 100 km se si utilizza la sola benzina e di 5,4 euro la sola alimentazione a Gpl. Il risparmio inizia fin dal primo chilometro, visto che la Mild Hybrid 1.2 Eco-G parte sempre con alimentazione a gas. Ed è evidente che il vantaggio dei pochi centesimi al km (0,054 euro secondo l’omologazione) dura solo fino all’esaurimento del Gpl, stivato in un serbatoio toroidale da 49 litri, che corrispondono sempre secondo i dati di omologazione a circa 700 km. Finito il Gpl il motore passa automaticamente alla benzina, senza che in auto si avverta alcun cambiamento e soprattutto senza dover far alcuna manovra. Chi guida la Bigster Mild Hybrid 1.2 Eco-G a questo punto ha due opzioni. Viaggiare solo con i 50 litri di benzina per una percorrenza (teorica) di quasi 800 km. Il buon senso suggerisce però l’opzione B, cioè quella di rabboccare il serbatoio del Gpl. La cosa è facilitata, soprattutto lungo le grandi direttrici autostradali e nelle Regioni a maggiore densità, che sono Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, Secondo una rilevazione aggiornata all’ottobre 2025 in itale ne sono in funzione 3716. Costruita sulla collaudata piattaforma CM-F del Gruppo, Renault Bigster non appaga il guidatore solo al momento di pagare il rifornimento. Per la prima volta è presente in una Dacia è infatti presente un motore benzina bi fuel abbinato ad uno schema mild hybrid 48 Volt. Si tratta del turbo 3 cilindri da 1,2 litri del Gruppo Renault che abbina alimentazione bi fuel e sistema Mild-Hybrid da 48 Volt. Quest’ultimo assiste il motore – indipendentemente dal fatto che vada a benzina o Gpl – in fase di avviamento e accelerazione. Il risultato è una potenza di 140 Cv che offre – anche grazie alla presenza della sezione elettrica – un’erogazione di coppia quasi immediata pari a 230 Nm. Il cambio è manuale e – come abbiamo avuto modo di verificare nel test, che ha previsto anche zone con traffico rallentato – si distingue per la precisione degli innesti e una buona rapportatura anche nelle strade di montagna. A livello di confort Dacia Bigster, in questa come nelle altre versioni con due ruote motrici, evidenzia un interessante compromesso fra il dimensionamento e la risposta delle sospensioni (per affrontare strade irregolari e anche un off-road non impegnativo) e il confort che si richiede ad una ‘viaggiatrice’ di’ questo livello. Giudizio positivo anche per il sistema di frenata rigenerativa che permette di ricaricare la batteria di 0,8 kWh e per la dotazione di Adas, in cui spiccano il sistema di frenata di emergenza con riconoscimento anche di pedoni e ciclisti e l’utile dispositivo che tiene sotto sorveglianza l’attenzione del guidatore. I prezzi della Dacia Bigster Mild Hybrid 1.2 Eco-G variano a seconda dell’allestimento. Si parte dai 24.800 euro per la Essential, 25.800 per la Expression per arrivare ai 27.800 delle versioni Extreme e Journey.
Automobile Magazine – Italia






































































































