Dopo le spettacolari 24 ore europee del Nurburgring e di Spa, l’Intercontinental GT Challenge si ritrova dal 12 al 14 settembre in Giappone per la rinnovata edizione della 1000 km di Suzuka, penultima gara della stagione, che potrebbe rivelarsi decisiva ai fine dell’assegnazione del titolo.Saranno oltre 30 le vetture che si sfideranno sull’ iconico tracciato della prefettura di Mie – lungo 5,8 chilometri e da percorrere per 170 giri – ma tutti gli occhi saranno puntati sulle BMW di Augusto Farfus e Kelvin van der Linde, uniti dallo stesso team, WRT, ma divisi da due punti in classifica nella lotta per la vittoria stagionale, con la sola gara di Indianapolis, rimanente dopo Suzuka.Le maggiori insidie della Suzuka 1000 km si nascondono già nel layout unico, a forma di otto, della pista, con sezioni in senso orario e antiorario, che mettono alla prova l’equilibrio dell’auto ed entrambi i lati degli pneumatici. Inoltre, lo stretto tracciato combina tratti guidati a tratti ad alta velocità, che nel loro insieme sottopongono le gomme a stress continuo. A complicare il quadro ci sono, solitamente, le temperature, previste particolarmente elevate nel fine settimana del 14 settembre, e le condizioni meteo variabili, caratterizzate da frequenti rovesci.“Il ritorno dopo cinque anni di assenza dal calendario della Suzuka 1000 km non poteva avvenire con auspici migliori ai fini dello spettacolo – afferma Matteo Braga, Circuit Activity Manager di Pirelli -. Non solo assisteremo a una battaglia che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini dell’assegnazione del titolo stagionale dell’Intercontinentale GT Challenge, ma avremo modo di osservare team e piloti locali sia nella gara regina sia nella Japan Cup, che in questi ultimi anni sono stati protagonisti di una crescita costante e significativa. Le caratteristiche del tracciato e il format di gara richiedono una strategia di gestione delle gomme particolarmente attenta”.LE GOMME PER LA 1000 KMTutte le vetture iscritte all’IGTC e alla Japan Cup hanno a disposizione i nuovi P Zero DHG che hanno debuttato quest’anno in tutte le categorie Gran Turismo, in tutti i campionati compreso il GTWC Asia e la stessa Japan Cup. Il nuovo P Zero eredita il posto e le principali caratteristiche del DHF, che nei tre anni di attività ha riscosso ampio apprezzamento da parte di squadre e piloti per le caratteristiche di versatilità e affidabilità dimostrate in ogni condizione e per l’aver rappresentato una solida base allo sviluppo del sistema BoP elaborato da SRO.Le principali innovazioni del nuovo P Zero che equipaggeranno la classe regina del GT riguardano i materiali. In particolare, il DHF è contraddistinto dal logo del Forest Stewardship Council® (FSC®)1. Tale marcatura certifica che tutta la gomma naturale presente nel pneumatico2, proviene da piantagioni gestite in modo da preservare la biodiversità e apportare benefici alle persone che vivono e lavorano in tali aree. Il solido processo di certificazione FSC® assicura che tutto il materiale certificato sia separato da quello non certificato lungo tutta la catena di fornitura, dalla piantagione al produttore di pneumatici.In caso di pioggia, molto probabile, i piloti avranno a disposizione il Cinturato WHA che assicura impronta a terra, aderenza e warm-up alle basse temperature ottimali, con spiccata sensibilità a contrastare l’acquaplano. 1. I pneumatici Pirelli (FSC®N003618) sono certificati FSC® come gomma naturale MIX, ovvero sono prodotti con una combinazione di gomma naturale e sintetica, in conformità con l’FSC® ADVICE-40-004-15.2. Pari a una quota pari al 17 per cento del peso totale del pneumatico
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INTERNATIONAL GT CHALLENGE, TORNA LA 1000 KM DI SUZUKA. BATTAGLIA IN CASA WRT PER IL TITOLO STAGIONALE
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