Prima edizione in Emilia-Romagna degli stati generali della sicurezza stradale, convocati a Bologna dalla Regione all’indomani della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Nel corso dell’iniziativa è stato firmato un protocollo triennale tra Regione, Anci e Upi regionali per rafforzare la collaborazione istituzionale su sicurezza stradale e salute urbana. L’obiettivo è quello di promuovere una cultura della mobilità sicura e coordinare interventi di prevenzione, formazione e sensibilizzazione. Il presidente della Regione Michele de Pascale, il presidente Anci Emilia-Romagna Marco Panieri e la vicepresidente Upi Valentina Palli hanno aperto i lavori, seguiti dagli interventi di esperti, associazioni e rappresentanti del mondo sanitario e scolastico. Ha chiuso la sessione l’assessora regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Irene Priolo. “La sicurezza stradale è una responsabilità collettiva: serve lavorare insieme, ognuno per la propria parte, ricordando che il rispetto delle regole salva vite umane”, affermano de Pascale e Priolo. “L’obiettivo europeo del dimezzamento di morti e feriti gravi entro il 2030 richiede un’azione integrata, che parte dall’educazione e arriva fino alla trasformazione delle nostre città”. Il protocollo – valido fino al dicembre 2028 – prevede la costruzione di reti multiscopo tra istituzioni e soggetti territoriali, checklist tecniche per supportare gli enti, sistemi per migliorare la qualità dei dati sugli incidenti, un focus sulla ciclabilità e sulla moderazione del traffico, percorsi formativi e campagne di sensibilizzazione. “Serve un approccio multidisciplinare e coordinato”, sottolinea Marco Pollastri, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale. “Dobbiamo valorizzare le esperienze già attive e adattarle al territorio, ottimizzando risorse umane ed economiche e mantenendo una visione di lungo periodo”. Durante la giornata sono stati presentati anche i dati provvisori relativi al primo semestre 2025: gli incidenti scendono da 8.125 a 8.109 (RPT 8.109), ma aumentano decessi (da 128 a 133) e feriti (da 10.463 a 10.579). Le strade urbane restano il luogo con il maggior numero di sinistri, 5.727, con 50 vittime e oltre 7 mila feriti. In crescita anche le vittime tra ciclisti e automobilisti.
Automobile Magazine – Italia






































































































