Il rapporto tra commercio
internazionale, dialogo e stabilità al centro della settima
edizione degli Stati Generali dell’Export, organizzata a Roma
dall’Italian Export Forum.
“L’effetto naturale del commercio è di portare alla pace”
dice il presidente IEF Lorenzo Zurino, richiamando il pensiero
di Montesquieu sul ruolo degli scambi come strumento capace di
creare relazioni tra popoli e contribuire, appunto, a condizioni
di pace. Il confronto tra rappresentanti delle istituzioni,
studiosi ed esponenti del settore produttivo si è concentrato
sul mutamento degli equilibri globali, sulle sfide geopolitiche
e sull’evoluzione dei territori. Al centro della discussione
anche le ricadute delle politiche commerciali, il tema dei dazi
e le difficoltà di accesso ai mercati esteri per le imprese
italiane.
Tra i contributi, quello del designer e imprenditore Umberto
Palermo, che descrive così la propria prospettiva: “Il designer
osserva i bisogni e costruisce soluzioni, non è un colpo di
matita guidato dal marketing, ma progettazione”. Palermo
richiama l’esperienza della piccola fabbrica torinese da cui è
nato il progetto Mole Urbana, evidenziando come l’automotive
europeo stia affrontando una trasformazione profonda e come
l’Italia possa competere puntando su qualità, filiere corte e
cultura del progetto. Centrale il nodo della rapidità dei
processi: “Le idee muoiono se restano bloccate in processi
lenti, l’innovazione richiede strumenti di finanziamento più
agili, capaci di sostenere le imprese nelle fasi iniziali”.
Palermo sottolinea inoltre l’uso dell’intelligenza artificiale
“come supporto alla progettazione e alla comunicazione, vista
come estensione delle competenze umane”.
Automobile Magazine – Italia







































































































