Lunedì sarà la giornata mondiale senza auto, iniziativa nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto forte che hanno le auto sulla vita quotidiana.
Un problema non da poco quello delle troppe auto in circolazione: nel 2024 nel mondo ne giravano 1,45 miliardi, chiaramente la maggior parte a benzina o gasolio, ma la proiezione arriva a 2 miliardi di auto proprio nel 2035, anno in cui il Vecchio Continente ha calendarizzato con il green deal lo stop ai motori più inquinanti. Ma la data è già in discussione e pochi giorni fa Mario Draghi ha bollato come “irrealizzabile” l’ipotesi i vendere solo auto elettriche e il contestuale stop ai motori a combustione.
L’iniziativa di lunedì prende le mosse negli anni ’70 quando la crisi petrolifera portò al blocco alternato della circolazione. L’Islanda fu la prima nel 1973 a vietare in alcuni giorni la circolazione. Seguì poi l’Italia dove si avviarono le giornate a targhe alterne e poi le giornate ecologiche. Poi nel 1994 la Commissione Ue si fece carico ufficialmente dell’iniziativa varando: “in città senza l’auto”. Lo scorso anno in Italia furono 71 le città coinvolte nell’iniziativa con diversi appuntamenti, passeggiate collettive, incontri e manifestazioni sportive.
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