Toyota investirà fino a 10 miliardi
di dollari negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni,
aumentando la produzione di batterie per veicoli ibridi ed
elettrici (Ev). L’operazione porta l’impegno complessivo
dell’azienda nel mercato statunitense, considerato strategico
per il colosso giapponese, a 60 miliardi di dollari. Una
decisione che coincide con l’inaugurazione del primo impianto
nel Nord America dedicato esclusivamente alla produzione di
batterie, a Liberty, nella Carolina del Nord. Con un
investimento iniziale di 13,9 miliardi, lo stabilimento produrrà
celle agli ioni di litio destinate a vetture ibride, plug-in ed
elettriche pure, creando fino a 5.100 posti di lavoro. “Questo
progetto segna una pietra miliare per Toyota nel continente
nord-americano”, ha dichiarato Tetsuo Ogawa, amministratore
delegato di Toyota Motor North America, sottolineando “l’impegno
della casa auto verso le comunità locali, i concessionari e i
fornitori”. L’annuncio arriva in un contesto globale denso di
incognite per i produttori auto, con l’auspicata transizione
energetica e il processo di elettrificazione full-Ev ancora
lontani da essere realizzati, a fronte dei dubbi sulla
sostenibilità economica e industriale del processo, la scarsità
e i costi elevati delle materie prime per le batterie, e le
differenze di tempistica e incentivi tra mercati globali. Lo
scorso settembre l’amministrazione Trump ha ridotto i dazi
sulle importazioni di veicoli giapponesi dal 27,5% al 15% –
comunque sei volte più alte rispetto al 2,5% vigente prima di
aprile. In questa cornice, si fa strada l’ipotesi che
costruttori come Toyota esportino dagli Usa veicoli prodotti sul
suolo americano, per poi rivenderli anche in Giappone, aggirando
parzialmente le barriere tariffarie.
Automobile Magazine – Italia






































































































