“Si chiama ‘Strade Future – Giovani e
mobilità responsabile’ il progetto promosso da Unione delle
Province d’Italia grazie al Dipartimento Politiche Antidroga
della presidenza del Consiglio e realizzato da Upi Emilia
Romagna insieme alle Province di Modena, Reggio Emilia, Parma,
Ravenna e Rimini. Il progetto è stato presentato oggi al Museo
Enzo Ferrari, in un evento cui hanno preso parte centinaia di
studenti delle scuole superiori, i comandanti delle polizie
locali provinciali, istituzioni e ospiti internazionali.
Obiettivo del progetto è la promozione di una cultura della
prevenzione e della responsabilità tra i giovani alla guida, per
contrastare il dramma delle morti a causa di guida in stato di
ebrezza o sotto sostanze psicotrope”. E’ quanto fa sapere Upi in
una nota. “Sono orgoglioso che si sia riusciti insieme a
realizzare un progetto che tiene a cuore i nostri giovani e chi
percorre le nostre strade – ha detto il presidente di Upi,
Pasquale Gandolfi, intervenendo al convegno – Insieme possiamo e
dobbiamo provare a ridurre il numero dell’incidentalità, con
maggiore consapevolezza e percorsi educativi condivisi”.
Giorgio Zanni, presidente Upi Emilia-Romagna e della Provincia
di Reggio Emilia, ha poi posto l’accento sui numeri drammatici
del fenomeno: “173mila incidenti, 233mila feriti, 3.030 vittime
all’anno in Italia: è un bollettino che interpella tutti. In
Emilia-Romagna contiamo 16.758 incidenti, circa 21.632 feriti e
273 vittime – ha affermato – questa giornata è dedicata ai
ragazzi; non parliamo loro in modo moralista, ma con dati,
proposte concrete e la speranza di stimolare riflessioni.
Nemmeno una vittima sulla strada è tollerabile”. In chiusura,
Emanuele Ramella Pralungo, del Comitato Direttivo Upi nazionale,
si è rivolto alle centinaia di ragazzi e ragazze: “questa non è
una mattinata di parole, ma un impegno concreto per vite reali.
Quando avete dubbi, fermatevi, chiedete aiuto: non siamo
Superman, ma possiamo essere responsabili”.
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