“Il numero di italiani che
utilizzano Uber è cresciuto del 50% in un solo anno. Oggi, l’80%
dei nuovi passeggeri sono residenti italiani, non turisti. Allo
stesso tempo, migliaia di tassisti che collaborano con Uber
guadagnano in media 2.200 euro in più al mese grazie alla
piattaforma”. Lo ha detto Anabel Díaz, vice president Mobility
di Uber Emea intervenendo all’assemblea nazionale dell’Anci, in
corso in Fiera a Bologna.
“Queste non sono solo statistiche: sono la prova che quando
innovazione e tradizione lavorano insieme, tutti ne traggono
beneficio. Noi di Uber non ci consideriamo concorrenti delle
città, ma alleati. In tutta Europa, il contributo economico di
Uber ha raggiunto 24 miliardi di euro lo scorso anno, creando
oltre 1 milione di opportunità di guadagno e facendo risparmiare
ai cittadini 48 milioni di ore di viaggio non necessarie”, ha
aggiunto.
La domanda dei servizi Uber continua a superare di gran lunga
il numero di autisti disponibili. “E quando la domanda non viene
soddisfatta – prosegue Díaz – non sono solo i passeggeri a
perderci: ci rimettono anche l’economia locale, il turismo, i
posti di lavoro. Un recente studio dell’UE ha dimostrato che
norme moderne e aperte sulla mobilità potrebbero creare fino a
219.000 nuovi posti di lavoro in tutta Europa e ridurre le
emissioni di CO₂ del 30%. Questo è il tipo di progresso che
possiamo realizzare, insieme”.
Automobile Magazine – Italia






































































































