Subaru ha deciso di traferire una parte della produzione della Forester Hybrid (oggi costruita esclusivamente nello Yajima Plant nella prefettura giapponese di Gunma) negli Stati Uniti, per adeguare le attività industriali all’evoluzione del mercato e alla situazione dazi.
Questo popolare modello, nato nel 1997, dai primi mesi del 2026 sarà costruito nello storico stabilimento della Sia (Subaru of Indiana Automotive) che è situato a Lafayette e dove proprio per 36 anni è stata costruita la Legacy.
Sarà proprio l’uscita di scena della versione made in Usa della Legacy – che arriva dopo 36 anni dal debutto come modello nato e costruito negli Stati Uniti – a lasciare spazio e risorse per la nuova Forester Hybrid.
“Questo è un momento agrodolce per la nostra azienda e per i nostri collaboratori – ha commentato Scott Brand, presidente e direttore di Sia – questo perché mentre un capitolo importante della nostra storia si è concluso, stiamo già voltando pagina e iniziandone una nuova”.
“Portare la produzione della Forester ibrida a benzina negli Stati Uniti fornirà una risposta più rapida del mercato per uno dei modelli più popolari di Subaru, introducendo al contempo processi e tecnologie ibride nelle nostre attività”.
Quando la Legacy debuttò l’11 settembre 1989, venne proposta come berlina e station wagon. Inizialmente era prevista la sola trazione anteriore poi arrivò come optional quella integrale. Il motore di lancio era un quattro cilindri boxer aspirato da 2,2 litri con 130 CV e 137 Nm di coppia. La seconda generazione di Legacy arrivò nel 1995 e diede vita a un modello che rivoluzionò il business di Subaru. Era la Outback (originariamente appunto Legacy Outback) una station wagon premium che – grazie alle sospensioni rialzate – consentì alla Casa delle Pleiadi di competere nel vivace mercato dei crossover.
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