Pochi europei, e ancor meno tra gli abitanti del resto del mondo, conoscono Tienen, che è una piccola città belga delle Fiandre di 32mila abitanti, distante 50 km da Bruxelles. Grazie a Bosch, che vi ha inaugurato lo stabilimento di Tirlemont 50 anni fa, Tienen è però diventata la capitale mondiale delle spazzole tergicristallo visto che questo moderno impianto produce quasi il 20% dei tergicristalli mondiali e il 70% della gomma utilizzata per realizzarli. Ogni anno dalla fabbrica Bosch vengono infatti prodotti 1,5 miliardi di tergicristalli per il mercato europeo a cui 4,5 miliardi di profilati in gomma, che vengono spediti agli altri stabilimenti extraeuropei del Gruppo tedesco per l’assemblaggio nei rispettivi mercati. Quello di Tirlemont è un sito unico nel vasto panorama globale degli stabilimenti Bosch perché combina la ricerca e sviluppo con l’intero processo produttivo. Va ricordato, tra l’altro, che proprio nella fabbrica belga è stato sviluppato nel 1994 il tergicristallo Twin, dotato di gomma resistente all’usura sul labbro tergente e gomma flessibile sul retro. Nel 2013 vi è poi stata lanciata la terza generazione di AeroTwin, dotata della nuova tecnologia di rivestimento Power Protection Plus. Nel 2023 sono stati introdotti imballaggi più ecologici in fibra di cellulosa rispetto alle vecchie scatole e l’anno successivo Bosch ha investito quasi 11 milioni di euro per una nuova linea di estrusione della gomma- A Tirlemont si produce solo gomma sintetica al 100% perché più resistente. I componenti vengono miscelati in un estrusore con carbone per conferirle il tipico colore nero. La linea di estrusione trasforma un materiale flessibile in un prodotto dalla forma definita, spingendolo attraverso uno stampo. Lo stabilimento dispone di quattro linee di estrusione: due per la plastica destinata alla produzione di spoiler e due per la gomma destinata alle spazzole tergicristallo. Uscendo dall’estrusore, la gomma passa in uno stampo. Viene quindi tagliata alla lunghezza desiderata e infine divisa a metà. La spazzola tergicristallo è composta da due parti in gomma: una morbida nella parte inferiore e una dura nella parte superiore, per garantirne la tenuta. Segue la vulcanizzazione. In questa fase, la gomma viene riscaldata con sale per renderla più resistente, elastica e durevole. Successivamente, le spazzole tergicristallo vengono pulite, risciacquate e asciugate. Il reparto collaudo di Bosch valuta tre aspetti principali delle spazzole, la qualità della tergitura, la durata e la robustezza. Un test completo prevede 500mila cicli di tergitura, ovvero circa due settimane di funzionamento continuo. I test vengono eseguiti su parabrezza neri per facilitare l’individuazione di eventuali difetti. Prima di iniziare, la spazzola tergicristallo viene bagnata dieci volte, quindi la macchina avvia in automatico il ciclo di tergitura. A Tirlemont Bosch sta allestendo un nuova linea che sarà operativa nel 2026. Si tratta di una ‘rivoluzione’ nel confezionamento perché le spazzole tergicristallo saranno inscatolate singolarmente anziché in un set di due.
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