(ANSA) FORLI, 3 NOV – Un esteso traffico illecito di
autovetture, che venivano sottratte agli Enti creditori grazie a
documentazione falsa, per poi essere rivendute all’estero. E’
quanto scoperto dalla Polizia Stradale di Forlì, che ha
denunciato a piede libero per falso documentale, sostituzione di
persona e truffa, uno straniero 33enne titolare, nel ferrarese,
di un autosalone e una 67enne titolare di un’agenzia di pratiche
auto a Cesena.
   
I due avrebbero ricavato un ingiusto profitto dalla vendita
dei beni (si tratterebbe di ben 163 auto, secondo quanto sinora
ricostruito) che, allo stesso tempo, venivano sottratti
all’Erario e agli altri Enti creditori. Per entrambi, oltre alla
denuncia, è scattata anche la misura cautelare del divieto per
dodici mesi di esercitare l’attività di commercio di veicoli e
di pratiche auto.    Il 43enne e la 67 enne avrebbero seguito
sempre il medesimo modus operandi: il titolare dell’autosalone
acquistava a basso costo o addirittura a titolo gratuito
autovetture sfruttando il fatto che erano gravate da vincoli
fiscali o sottoposti a pignoramento. I proprietari, in questo
modo, pensavano di regolarizzare la loro posizione debitoria. A
questo punto interveniva l’agenzia di pratiche auto che, grazie
a dichiarazioni false, apparentemente riconducibili agli ignari
proprietari, simulava la cancellazione dal registro Pra: in
realtà i mezzi venivano rivenduti sul mercato all’estero, interi
o come pezzi di ricambio, dopo aver distrutto le targhe ed i
documenti originali. Tutto è scaturito da alcune segnalazioni di
transiti sospetti di alcune auto, le cui pratiche erano state
trattate proprio da quell’Agenzia.
   
Automobile Magazine – Italia






































































































