Polemiche negli Stati Uniti e in particolare negli ambienti del Federal Bureau of Investigation (Fbi) e del Dipartimento di Stato per l’arrivo nel parco delle auto blindate governative – in uso a diversi enti – di un “imprecisato numero” di suv Bmw X5 Protection, in sostituzione dei tradizionali Chevrolet Suburban Shield costruiti da GM Defense ed egualmente dotati di protezione per gli occupanti. In particolare è sotto l’attenzione dei media il direttore dell’FBI Kash Patel che – secondo quanto è stato riferito da Ndtv e Ms Now che ne ha avuto una conferma ufficiale dal portavoce Ben Williamson – ha acquistato per sé e altri vertici del Bureau alcune Bmw X5 in versione Protection. Questo, è stato affermato, con l’obiettivo di “garantire spostamenti meno appariscenti rispetto ai grossi suv tradizionali” di colore nero che nell’immaginario degli americani e in tutti i film e le serie televisive d’azione sono proprio i veicoli dell’Fbi e della Cia. Punto centrale della questione il costo delle Bmw rispetto ai blindati Chevrolet. “Le agenzie governative, inclusa l’Fbi- ha affermato Williamson – valutano, sostituiscono e aggiornano regolarmente le flotte di veicoli in base all’utilizzo, alle esigenze di sicurezza o alle decisioni di bilancio”. Secondo i media specializzati il suv Bmw X5 Protection viene costruito in una sede riservata in Germania e – per alcuni mercati come quelli del Nord e Sudamerica – in un sito dell’azienda a Toluca in Messico. In entrambi i casi si parten dal modello di serie che – com’è noto – viene fabbricata esclusivamente in Usa nel grande impianto Bmw a Spartanburg nella Carolina del Sud. Resta dunque incertezza se le Bmw fino al momento acquistate abbiano effettivamente fatto risparmiare denaro ai contribuenti. Una fonte anonima – riporta Carbuzz – ha affermato il prezzo di un Suburban Shield varia da 200 a 500mila dollari mentre il costo di un suv X5 Protection si aggirerebbe attorno a 150-170mila dollari. Nel 2017 il suv Bmw X5 era già stato, curiosamente, al centro di una querelle con gli enti federali perché dodici vetture erano state sequestrate a cittadini cinesi per una indagine su presunti schemi di esportazione, ma in seguito restituite per un ordine del Tribunale.
Automobile Magazine – Italia






















