Davvero insolito, ma significativo per i temi trattati, l’incontro via web organizzato da Hyundai Europe per parlare dell’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nell’industria automobilistica, con evidente attenzione all’approccio di Hyundai.
Il dibattito ha visto la presenza di Tristan Horx futurista e trend researcher; di Raf van Nuffel vice president of product, Hyundai Motor Europe; di Mario Trapp ceo di Fraunhofer IKS e – vera novità – dell’assistente AI di Hyundai Ioniq 9 che ha contribuito seppure virtualmente alla discussione.
Lo ha fatto offrendo approfondimenti in tempo reale e una prospettiva unica sul futuro dell’intelligenza artificiale ed evidentemente sul suo impatto sulla mobilità, ad esempio per rendere più accessibili, sicure ed efficienti le soluzioni tecnologiche più evolute dei veicoli più accessibile. Il tutto pur affrontando sfide legate all’accettazione culturale, alle implicazioni etiche e alla necessità di nuove collaborazioni, ad esempio tra i costruttori delle auto.
Una visione che è dimostrata da quanto propone Hyundai – che mira in senso più ampio a un’innovazione sostenibile e user-friendly – con il nuovo Ioniq 9. In questo suv elettrico la Ai e l’assistente virtuale che fa da interfaccia con l’utente lrende la tecnologia del veicolo più accessibile e aiuta a orientarsi tra le numerose funzionalità.
Le auto – hanno detto gli esperti – sono viste come ‘sistemi software su ruote’, spazi connessi in cui si trascorre molto tempo, trasformando l’esperienza di guida in qualcosa di più rilassante, produttivo e sicuro.
In questo scenario di cambiamento Hyundai sta sviluppando alcune applicazioni chiave dell’AI. Tutto fa capo all’AI Assistant, un sistema a comando vocale in grado di comprendere domande complesse e di rispondere in modo chiaro e pertinente, per garantire conversazioni ‘naturali’ e coerenti con il contesto.
L’attivazione dell’assistente avviene con il comando vocale Hey Hyundai oppure tramite un pulsante sul volante. A differenza dei sistemi tradizionali Hyundai AI Assistant sfrutta diversi moduli (primo fra tutti un motore di intelligenza artificiale generativa) per supportare i conducenti con un’assistenza continua e in tempo reale.
Come è stato dimostrato nell’evento – che si è svolto a bordo di una Ioniq 9 – Il sistema avanzato risponde a domande aperte, come “Puoi consigliarmi un ristorante adatto alle famiglie nelle vicinanze?” fornendo anche indicazioni di viaggio basate sul traffico in tempo reale e sulle preferenze personali.
Oltre all’interazione vocale, l’assistente controlla anche le funzioni dell’auto, come le impostazioni del climatizzatore e la riproduzione multimediale, tramite comandi vocali naturali, eliminando la necessità di comandi fisici.
La sua capacità di comprendere domande complesse e di intrattenere un dialogo costante (supporta sei lingue: tedesco, inglese britannico, spagnolo, francese, italiano e olandese) garantisce un’interazione intuitiva ed efficiente durante tutto il viaggio ed anche nelle soste.
In particolare Horx ha approfondito il tema della accettazione generazionale dell’AI. “I più giovani mostrano maggiore fiducia e adattabilità all’AI – ha detto – Ma sono gli anziani che sebbene siano più scettici, potrebbero trarre grandi benefici dall’AI in termini di sicurezza e concentrazione”. Ed ha smentito il cliché che “le nuove generazioni non vogliano più le auto; la mobilità individuale rimane importante, specie fuori dalle città”.
A sua volta van Nuffel ha dettagliato il fatto che L’AI sia “essenziale per raggiungere i prossimi livelli di guida autonoma dal Level 2+ al Level 3 e oltre, migliorando la sicurezza e riducendo le distrazioni umane”. Inoltre è stata sottolineata l’utilità di queste innovazioni per la gestione delle flotte dato che l’AI accelera l’efficienza nell’utilizzo del veicolo, dalle ricariche all’ottimizzazione dei percorsi”.
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