Cnh Industrial ha rivisto al
ribasso le stime finanziarie per il 2025. L’utile adjusted per
azione è atteso tra 0,44 e 0,5 dollari contro il precedente
range tra 0,5 e 0,7 dollari. Nel segmento Agriculture il margine
ebit è previsto tra 5,7% e 6,2% (era tra il 7% e il 9%), le
vendite nette sono attese in calo tra l’11% e il 13% (senza
effetti di conversione valuta), in questo caso meglio della
precedente stima di un calo tra il 12% e il 20%. Nel segmento
Construction le vendite sono previste in calo tra il 3% e il 5%
contro la precedente forchetta tra -4% e -15%, con un margine
ebit tra l’1,7% e il 2,2% (era tra il 2% e il 4%).
“A causa della minore domanda del settore e degli sforzi
volti a ridurre le eccedenze di magazzino, nel 2025 la società –
spiega Cnh – ha prodotto un numero inferiore di unità rispetto
al 2024. Il calo dei livelli di produzione e vendita ha influito
negativamente sui margini del nostro segmento. Uno sfavorevole
spostamento del mix di vendite dal Nord America all’area Emea
sta influenzando i margini del settore agricolo”. Cnh aggiunge
che “i continui sforzi per ridurre i costi operativi hanno
parzialmente mitigato l’erosione dei margini” e che continuerà
“a concentrarsi sulla riduzione dei costi di produzione
attraverso principi di produzione snella e approvvigionamento
strategico”. Cnh dice di risentire anche dei “frequenti
cambiamenti del contesto commerciale globale” e che lavora a
“misure per mitigare gli effetti dei dazi”. Nel tempo prevede di
compensare completamente l’impatto dei dazi con ulteriori
misure, ma nel breve termine, “continua a condividere i costi
netti dei dazi con i propri clienti” e questo ha influito
negativamente sulle stime sui margini per il 2025. Nel terzo
trimestre l’utile netto adjusted di Cnhsi è attestato a 109
milioni di dollari, in calo del 64% rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso. Per quanto riguarda le attività industriali,
l’ebit è di 104 milioni (-69%), con un margine del 2,8% (da
8,4%), il margine di profitto lordo è del 19,4% (dal 21,4%) e il
free cash flow è negativo per 188 milioni (era negativo per 180
milioni).
Automobile Magazine – Italia






































































































