Il presidente dell’Ecuador, Daniel
Noboa, ha proclamato lo stato di emergenza per sessanta giorni,
in sette delle 24 province del Paese teatro di manifestazioni e
blocchi stradali promossi dai camionisti contro la fine dei
sussidi per l’acquisto del diesel deciso dal governo.
Il decreto limita il diritto di riunione, pur mantenendo la
possibilità di proteste pacifiche. Secondo l’esecutivo, le
proteste “hanno causato complicazioni nella catena di
approvvigionamento alimentare” e influenzano la “libera
circolazione delle persone, causando il blocco di diversi
settori che incidono sull’economia”.
Per motivi di sicurezza, la sede del governo è stata
trasferita temporaneamente a Cotopaxi, mentre la vicepresidenza
opera da Imbabura.
Il costo del diesel è passato da 1,80 a 2,80 dollari al
gallone (circa 3,78 litri) e, nonostante le compensazioni
previste dal governo per autotrasportatori e agricoltori, le
categorie promettono battaglia. Il governo difende la riforma
come parte del piano di risanamento finanziario e degli impegni
con il Fondo Monetario Internazionale.
ITALIA