Scatterà “nei prossimi giorni” una
ripresa “parziale” della produzione dei due storici stabilimenti
automobilistici basati in Inghilterra di Jaguar Land Rover
(Jlr), storico marchio britannico passato da anni sotto il
controllo del colosso indiano Tata, paralizzati da settimane per
gli effetti di un vasto cyberattacco. Lo hanno annunciato oggi i
vertici aziendali in un comunicato rivolto a dipendenti,
concessionari e fornitori di componenti.
La ripresa non cancella tuttavia le perdite, di fronte alle
quali il governo laburista di Keir Starmer si è risolto in
questi giorni a intervenire, a garanzia di una linea di credito
da 1,5 miliardi di sterline chiesta dal gruppo a una banca
privata. Tanto più sullo sfondo delle denunce dei sindacati
contro la messa a zero ore e zero stipendio di diversi
lavoratori.
La pesante incursione informatica è oggetto di indagini che
devono ancora far luce sulla matrice. Appare comunque analoga a
quelle che in estate avevano colpito varie catene della grande
distribuzione nel Regno Unito, attribuite alla fine a bande
criminali di hacker dedite all’estorsione.
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