“L’Europa deve far da sé ed è in condizione di farlo. Se rialza la testa, se ragiona. L’Europa deve fare la sua parte, pensando alle sue imprese, ai suoi lavoratori, ai suoi cittadini” e “non deve isolarsi nei confronti di altri Paesi del sud del mondo che possono condividere questa strategia di sviluppo e di crescita”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un punto stampa a margine del Consiglio Ue Competitività. “Credo che l’Europa debba indirizzarsi anch’essa verso l’autonomia strategica” restando “ben consapevole che gli Stati Uniti sono e restano il nostro principale alleato”, ha aggiunto. Il ministro auspica cooperazione con “i Paesi della sponda sud del Mediterraneo e l’Africa” nel quadro “del piano Mattei, lungimirante”, così come con “Golfo Persico, India, Malesia, Indonesia, Vietnam, sino ad Australia e certamente al Giappone”. “Ci aspettiamo che la Commissione Ue realizzi una revisione radicale ed efficace del regolamento sulle emissioni CO2 sulle auto e che faccia altrettanto per quanto riguarda veicoli pesanti e veicoli commerciali”. Il ha sottolineato che la revisione dovrà fondarsi sulle indicazioni fornite “dal cancelliere tedesco Merz nella sua lettera a Ursula von der Leyen e da Giorgia Meloni e altri Paesi nella stessa direzione”. Urso ha quindi puntualizzato che l’industria dell’auto “è la prima industria europea e e coinvolge le altre industrie come la siderurgia, l’acciaio, la chimica, la plastica, la microelettronica, i chip, l’intelligenza artificiale”.
Urso con Parigi e Berlino all’Ue, ‘agire ora sull’automotive’
Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha incontrato a Bruxelles la ministra dell’Economia tedesca Katherina Reiche e il ministro dell’Industria francese Sébastien Martin in un confronto “tra i tre principali Paesi manifatturieri d’Europa” dedicato al dossier automotive, in vista della prossima revisione del regolamento Ue sugli standard di emissione attesa il 16 dicembre. “È urgente agire in fretta e in modo coeso: all’industria dell’auto europea non servono palliativi, ma riforme chiare, immediate e pragmatiche, tanto per i veicoli leggeri quanto per quelli pesanti”, ha affermato Urso, stando a quanto riferito in una nota, richiamando la necessità di un percorso realistico per il comparto. “Anche sull’auto dobbiamo seguire la rotta tracciata dall’Alleanza per le industrie energivore, cui hanno aderito 25 Paesi, per tutelare la competitività delle nostre filiere e garantire una transizione che non indebolisca il tessuto produttivo europeo”, ha incalzato.
Automobile Magazine – Italia





































































































