Parte sprint il bonus auto edizione 2025: in 6 ore dall’avvio della piattaforma online sono stati emessi voucher per il bonus auto per una cifra di 481 milioni di euro, esaurendo già una buona parte del plafond previsto dalla misura che ammonta complessivamente a 597 milioni. Ad ottenere il voucher 45mila tra cittadini e microimprese.
La norma del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, arrivata dopo la rimodulazione del Pnrr, prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di Isee) e fino a 20mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali. L’intervento è riservato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo). Si tratta di circa 2.460 comuni tra quelli appartenenti ad una vecchia catalogazione dell’Istat e quelli aggiornati nelle ultime ore. Proprio questo criterio e l’aggiornamento degli elenchi è stato uno dei fattori che ha allungato i tempi dell’attuazione del decreto approvato ad agosto.
Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Nel provvedimento è prevista anche una norma antifurbi: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi.
I consumatori rilevano che rimarranno esclusi tutti quelli che non risiedono in aree con forte pendolarismo, ovvero quasi la metà dei cittadini mentre il provvedimento 2025 non piace molto al settore per i paletti messi e la forma prevista.
L’intervento viene visto come un toppa marginale al problema della transizione del settore e della crisi dell’automotive, con il difficile passaggio alla mobilità elettrica, su cui però -proprio a inizio settimana- si è registrata una schiarita a livello Ue con la decisione di anticipare a fine anno la revisione dei target per le emissioni al 2035. Una decisione che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha definito “un atto di realismo e non un passo indietro” sul fronte della transizione.
Intanto il risultato delle prime ore ha superato ampiamente l’obiettivo previsto dal ministero al momento dell’annuncio del decreto, ovvero arrivare entro il primo semestre 2026 all’acquisto di almeno 39mila veicoli a emissione zero.
Come funziona il bonus
Dal 22 ottobre, alle 12, gli italiani che vorranno usufruire degli incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica hanno potuto accedere all’apposita piattaforma web. La versione 2025 del bonus è molto diversa dalla precedenti edizioni e dedicata a fasce ben precise di cittadinanza.
Il decreto 2025 del ministero per l’Ambiente e la sicurezza energetica, è stato finanziato con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dopo la sua rimodulazione, che mette a disposizione 597 milioni di euro, era stato approvato lo scorso 8 agosto e pubblicato in Gazzetta a settembre. La norma prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di Isee) e fino a 20mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali.
L’intervento è riservato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo). Proprio questo criterio ha comportato un’attesa prolungata per l’entrata in vigore del provvedimento perché l’Istat stava rivedendo la mappa delle aree urbane funzionali ferma al 2011 e non era quindi chiaro se attendere le nuove o avvalersi delle vecchie.
La soluzione è stata quella di una sorta di integrazione permettendo così sia ai cittadini indicati nel vecchio elenco (1.892 comuni) sia a quelli dei nuovi 368 comuni ora inclusi con la revisione appena completata dall’Istituto di statistica, di accedere al bonus. Il Mase ha spiegato così di voler assicurare la continuità dei diritti già riconosciuti, “evitando ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute, nonché garantire l’estensione della platea degli aventi diritto”. Da domani quindi la piattaforma online sarà accessibile a cittadini e imprese.
Per accedere al contributo, è necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Nel provvedimento è prevista anche una norma antifurbi: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi. Il provvedimento 2025 non piace molto ai concessionari per i paletti messi mentre i consumatori plaudono ora all’allargamento delle aree urbane funzionali ma sottolineano che comunque a causa di questo requisito “circa la metà degli italiani rimarrà comunque esclusa dall’incentivo, non risiedendo in aree con forte pendolarismo”.
L’obiettivo previsto dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin al momento dell’annuncio del decreto è quello di arrivare entro il primo semestre 2026 all’acquisto di almeno 39mila veicoli a emissione zero.
Automobile Magazine – Italia