Il Comune di Bologna ha avviato il
percorso tecnico-amministrativo per valutare l’introduzione
dell’obbligo di sensori per l’angolo cieco sui mezzi pesanti,
dopo la morte di ieri di una ragazza di 23 anni investita da un
camion su una pista ciclabile.
“Si tratta di una misura complessa, analoga a quella adottata
a Milano, che richiede approfondimenti giuridici e un confronto
strutturato con le imprese e gli operatori della logistica,
proprio per garantirne l’efficacia. Il tema è stato messo dagli
uffici al primo posto tra le priorità, il lavoro è in corso e
verrà concluso nei tempi più rapidi possibili”, ha spiegato
l’assessore alla Mobilità, Michele Campaniello.
Per quanto riguarda invece i mezzi che svolgono servizi in
città, “con Hera abbiamo avviato un dialogo già da tempo e il
lavoro di installazione dei sensori sui loro mezzi è ad un
ottimo punto, come ricordato anche oggi dall’amministratore
delegato Iacono”. Anche con Tper, fa sapere l’assessore, il
dialogo è in corso da tempo: “Su tutti i mezzi di recente
acquisizione, giunti da metà del 2024 in poi, sono presenti i
sensori così come, ovviamente, saranno presenti su tutti i
prossimi acquisti. Su quelli più datati, dove non sono presenti,
come su tutti i bus in generale, sono stati apposti invece degli
adesivi di segnalazione degli angoli ciechi”. Continua inoltre
il confronto sui mezzi più datati per una implementazione dei
dispositivi di sicurezza.
“La sicurezza stradale è un percorso lungo e complesso che
non si improvvisa e si costruisce insieme, con responsabilità e
dialogo. Ma per l’Amministrazione comunale rimane una priorità
assoluta”, ha concluso Campaniello.
Automobile Magazine – Italia






































































































