Il noleggio si conferma protagonista nel mercato dei veicoli commerciali leggeri, con una quota che ha raggiunto il 40% delle immatricolazioni. Continuano a dominare i motori diesel, presenti su oltre l’80% dei mezzi immatricolati, mentre l’elettrificazione delle flotte inizia a prendere piede, con il 66% delle aziende che ha già introdotto veicoli elettrici o ibridi nel proprio parco.
È quanto emerge dalla ricerca “Veicoli commerciali leggeri, un mondo a parte?”, presentata nel corso di Fleet Pro, manifestazione dedicata alla filiera LCV, organizzata da LabSumo e Best Mobility presso l’Autodromo di Modena. Lo studio ha coinvolto fleet e mobility manager di 41 aziende con circa 40.000 veicoli commerciali leggeri gestiti, di cui oltre 30.000 allestiti e più della metà a noleggio.
Secondo i dati Aniasa, nei primi nove mesi dell’anno sono stati immatricolati 54.720 veicoli commerciali leggeri a noleggio, pari a due mezzi su cinque. I modelli più richiesti sono Fiat Doblò, Fiat Ducato, Ford Transit, Fiat Scudo e Ford Transit Custom. Le motorizzazioni alternative restano minoritarie: il 9% dei veicoli è a benzina, il 5% elettrico, il 2% ibrido, mentre il gas è sotto l’1%.Nonostante la netta prevalenza dei motori tradizionali, oltre sei aziende su dieci hanno già avviato un percorso di elettrificazione. Tra queste, la metà ha scelto l’ibrido, il 31% ha introdotto modelli full electric e il 15% ha optato per una combinazione delle due tecnologie.In crescita anche la presenza di veicoli allestiti, oggi presenti nell’80% delle flotte intervistate. Quasi la metà delle aziende si rivolge direttamente agli allestitori, il 35% al noleggiatore, il 9% al concessionario e solo il 4% al costruttore. Le tipologie più diffuse sono cassoni (31%), officine mobili, gru e piattaforme (tutte al 19%), e unità frigorifere (12%). Ancora limitato invece l’uso della telematica: il 60% dei fleet manager dichiara di non utilizzarla, principalmente per mancanza di accordi sindacali o per un rapporto costi-benefici considerato non favorevole. Tra chi la adotta, l’impiego è concentrato sulla geolocalizzazione, sul monitoraggio delle percorrenze e sul controllo delle temperature nei vani di carico. Sul fronte della sicurezza, oltre la metà delle aziende ha adottato corsi di guida sicura per i propri autisti. Seguono il monitoraggio della stanchezza (25%), la formazione specifica (10%) e dispositivi come radio bluetooth e dash cam interne (10%).
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