Tata, il gruppo indiano che controlla la britannica JLR e che ha recentemente acquisito una parte delle attvità di Iveco, è impegnata in un rinnovamento delle sue architetture suv, certamente anche in funziona di una razionalizzazione degli investimenti per i modelli Land Rover. Contestualmente al debutto della nuova generazione del Sierra che è appena avvenuto a Mumbai, lo conferma la presentazione della piattaforma All-Terrain Ready, Omni-Energy and Geometry Scalable Architecture (più semplicemente Argos) e sviluppata per essere la base di veicoli due e quattro ruote motrici con una lunghezza compresa tra 4,3 e 4,6 m. Argos nella nuova strategia delle piattaforme Tata colloca tra quella denoiminata Atlas (alla base del nuovo suv elettrico ed anche con motore termico Curvv), e l’architettura Omega Arc – derivata da jaguar Land Rover – che è utilizzata per i modelli Harrier e Safari. Nello specifico, il futuro Sierra propone grazie all’adozione della piattaforma Argos dimensioni più ampie nella sua categoria, con un’altezza e un’ larghezza maggiori rispettivamente a 1715 mm e 1841 mm, ma anche con un passo più lungo e e una maggiore altezza da terra. Ed offre soprattutto la massima declinazione del concetto multienergy, in quanto supporta propulsori a benzina, diesel, ibridi, a metano. E anche completamente elettrici. Al momento Tata Sierra propone un nuovo motore a benzina aspirato 1,5 da 106 Cv, un turbo benzina sempre da 1,5 litri che eroga 160 Cv e un turbodiesel da 1,5 litri che eroga 118 Cv e 260 Nm di coppia. Inoltre, ha ribadito il costruttore indiano, Argos è la prima piattaforma a presentare l’architettura elettrica di nuova generazione che supporta anche lo sviluppo di veicoli definiti dal software (Sdv). Ciò consente un’architettura E/E (elettrica/elettronica) migliore rispetto alla piattaforma Atlas e premete di ospitare funzionalità tecnologiche come Adas, connettività 5G e aggiornamenti OtA.
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