Prima auto 100% elettrica per il mercato di massa, lanciata a livello mondiale nel 2010, la Nissan Leaf è stata auto dell’anno 2011 e si è evoluta fino alla terza generazione, che è stata presentata da poco alla stampa internazionale. Venduta in oltre 700.000 unità in tutto il mondo, negli anni si è evoluta seguendo il cambiamento di paradigma dell’auto elettrica.
Infatti, inizialmente, la Leaf aveva un pacco batteria da 24 kWh o 30 kWh, una potenza di 110 CV e l’autonomia raggiungeva, al massimo, 250 km. Bisogna sottolineare come già consentisse la ricarica dalle colonnine a corrente continua da cui accettava 50 Kw di potenza che, all’epoca, era un valore di tutto rispetto.
La seconda generazione, arrivata nel 2018, mantenne l’aspetto da hatchback a due volumi, ma con un design più spigoloso.
Grazie ad un pacco batteria che nella taglia più grande arrivava a 62 kWh, riusciva ad incrementare l’autonomia, rispetto alla prima generazione, del 54%, arrivando a percorrere fino a 385 km con una ricarica. Anche la potenza aumentò, fino a 215 CV subito disponibili per via dell’erogazione del powertrain elettrico.
Rimaneva la possibilità di ricaricare a corrente continua ad una potenza di 50 kW, mentre sul fronte della sicurezza attiva, l’e-pedal consentiva di guidare nel traffico utilizzando solamente il pedale dell’acceleratore.
Con quest’ultima generazione Nissan Leaf cambia radicalmente diventando un crossover dall’aria sportiveggiante, ma il suo CX è di appena 0,25, la potenza cresce fino a 218 CV e, soprattutto, con la batteria più grande, quella da 75 kWh, l’autonomia dichiarata arriva fino a 622 km. Inoltre, le operazioni di ricarica si svolgono molto più rapidamente, accettando fino a 150 kW di potenza dalle stazioni a corrente continua HPC. Ne deriva che, per recuperare oltre 420 km di autonomia, molto più di quella della Leaf di seconda generazione, bastano 30 minuti.
Numeri che raccontano come l’elettrica che ha dato vita al cambiamento di alimentazione si sia trasformata in un’auto capace di vincere lo scetticismo iniziale, sia per capacità di percorrenza che per velocità di ricarica, indossando un abito che non sfigura di fronte alle proposte più ricercate nel design tra le auto termiche ed ibride.
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