Ford Motor Company investirà 32,5 miliardi di rupie, circa 366 milioni di dollari, per rilanciare la produzione in India, riaprendo lo stabilimento di Maraimalai Nagar, nello Stato meridionale del Tamil Nadu. Lo ha annunciato la casa automobilistica statunitense, che prevede di riconvertire l’impianto alla produzione di motori di nuova generazione destinati ai mercati internazionali, con una capacità annua di circa 235.000 unità. La decisione – si legge ancora – segna un ritorno nel mercato indiano da parte del gruppo di Dearborn, dopo la chiusura delle attività locali avvenuta nel 2021, e rappresenta una mossa in controtendenza rispetto alla spinta del presidente americano Donald Trump a favorire la produzione interna negli Stati Uniti. Ford prevede di avviare i lavori di riconversione dello stabilimento entro la fine dell’anno, con l’inizio della produzione fissato per il 2029. Il progetto arriva in un contesto di ‘frizioni’ commerciali tra Washington e New Delhi, in seguito all’imposizione da parte dell’amministrazione Trump di un dazio del 50% sulle importazioni indiane. Il Tamil Nadu si conferma uno dei principali poli industriali dell’India, sede di numerosi stabilimenti automobilistici, tra cui quelli di Hyundai, Renault e Bmw. Ford, che aveva inaugurato la sua prima fabbrica nei pressi di Chennai nel 1995 e una seconda a Sanand, nello Stato del Gujarat, nel 2015, aveva interrotto le operazioni locali dopo perdite stimate in oltre 2 miliardi di dollari. L’amministratore delegato Jim Farley, alla guida del gruppo dal 2020, ha deciso di tornare a investire nel Paese come parte di una strategia di rilancio della produzione globale. La scelta di riaprire in India evidenzia la volontà di Ford di diversificare le proprie basi produttive e rafforzare la competitività sui mercati internazionali.
Automobile Magazine – Italia






































































































