Bruxelles potrebbe rinviare “di alcune settimane” l’attesa revisione delle norme sulle emissioni delle nuove auto che dal 2035 imporranno lo stop alla vendita di motori a combustione interna, diesel e benzina. E’ dalle colonne di un quotidiano finanziario tedesco che il commissario responsabile Apostolos Tzitzikostas ha lasciato intendere che alla Commissione europea servirà più tempo per finalizzare l’intero pacchetto per l’automotive, atteso per il 10 dicembre.
“Ci stiamo ancora lavorando. Vogliamo presentare un pacchetto automobilistico che sia veramente completo e includa tutti gli aspetti necessari”, ha rivelato a Handelsblatt, affermando che è possibile che non sia pronto prima dell’inizio di gennaio ma che sarà “aperto a tutte le tecnologie”, compresi i biocarburanti avanzati cari all’Italia.Nelle parole del commissario greco la rassicurazione a Roma che la revisione includerà “tutti gli sviluppi tecnologici, compresi i carburanti a emissioni zero e a basse emissioni e i biocarburanti avanzati”. Ma anche una risposta rivolta a Berlino dopo averne accolto “favorevolmente” la lettera inviata dal cancelliere Friedrich Merz per chiedere a Bruxelles di garantire l’immatricolazione di auto ibride sul mercato post 2035.La revisione del regolamento sugli standard CO2 delle auto era inizialmente prevista per il 2026, poi anticipata “a fine 2025” su pressing dell’Italia e di altri Paesi Ue. Da Palazzo Berlaymont per ora nessuna conferma sullo slittamento dei tempi.
“Tutte le nostre tempistiche sono indicative, comprese le pianificazioni che pubblichiamo online”, ha precisato una portavoce, secondo cui l’Esecutivo Ue è ancora in attesa dei “contributi” al dibattito da parte delle capitali, sulla scia del monito ricevuto da Berlino. “E’ un processo in corso e, alla luce di tutti i contributi, sarà presa una decisione sui prossimi passi”, ha poi chiarito.Se le tempistiche restano incerte è invece ormai sicuro che la revisione del regolamento scardinerà ogni tabù rimasto ancora sul principio di neutralità tecnologica, includendo biocarburanti ‘avanzati’ e carburanti sintetici. A Bruxelles si valuta anche il mantenimento sul mercato dei veicoli ibridi plug-in e range extender qualche anno dopo la tagliola prevista dal 2035. Insieme alla revisione sugli standard CO2, il pacchetto comprenderà anche misure di semplificazione per il settore automotive e un piano di sostegno al settore delle batterie da 1,8 miliardi di euro, nonché una proposta per l’elettrificazione delle flotte aziendali che potrebbe includere target obbligatori nazionali.
Automobile Magazine – Italia







































































































