Polemiche in Cina sulla guida autonoma o, meglio, sul suo futuro che – come accade spesso in quel Paese – è considerato uno degli elementi per lo sviluppo dell’industria automobile e quindi di crescita dell’economia cinese. A fronte di una rapida diffusione dei sistemi Level 2 (quelli che aiutano il conducente che deve però mantenere il controllo dell’auto attraverso il volante) il punto critico è il passaggio diretto al Level 4 (l’auto che si muove da sola) o un corretto sviluppo delle soluzioni intermedie Level 3 (guidatore seduto al volante, pronto a prendere il controllo) prima di spiccare il balzo verso i robotaxi. Del tema si era occupato lo stesso Governo cinese tanto che a settembre, otto dipartimenti – tra cui il ministero dell’Industria e dell’Informazione Tecnologica – avevano pubblicato congiuntamente il “piano di lavoro per la stabilizzazione della crescita nell’industria automobilistica 2025-2026” in cui si approvava l’accesso alla produzione di veicoli di livello L3. Uno dei big del settore, He Xiaopeng proprietario di XPeng Motors, ha però manifestato un parere avverso a quello dei decisori politici e soprattutto a quello collettivo delle aziende del settore. Per il proprietario di Xpeng, riportano i media specializzati cinesi, occorre saltare il Level 3 della guida autonoma e passare direttamente al Level 4. Va ricordato che il Level 3 si riferisce alla guida automatizzata condizionata, ovvero entro condizioni operative prestabilite. Il conducente può quindi togliere le mani dal volante e concentrarsi su altre attività, come guardare mail, chat e brevi video. Tuttavia, se il sistema lo richiede, il conducente deve comunque reagire tempestivamente. All’inizio di quest’anno, He Xiaopeng aveva affermato che L3 (o L3+) sarebbero stati “il momento iPhone 4 per la guida intelligente basata sull’intelligenza artificiale” ma il 5 novembre – durante l’XPeng Technology Day – il tycoon cinese ha cambiato radicalmente atteggiamento ribadendo che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale permetterà di passare direttamente da L2 a l4. Gli ha fatto subito eco Chen Qi, responsabile scientifico della guida intelligente di Geely che al Salone di divulgazione della guida intelligente del China Automotive Technology and Research Institute, ha dichiarato “che la L3 dominerà a lungo”. Negli ultimi due anni, come ha dimostrato la competizione per ottenere le licenze di collaudo L3, diverse aziende si sono affrettate a consolidare la propria presenza nel mercato L3. Tanto che la stessa Huawei ha persino lanciato una soluzione commerciale per la L3 ad alta velocità. Per spiegare questi momenti di incertezza, o meglio di contrasto tra big del settore, va sottolineato quanto ha affermato Zhu Xichan professore della Tongji University sul tema della responsabilità. “Il Level 3 necessita ancora di ricerca sulla sicurezza dei fattori umani – ha detto – E piuttosto che studiare gli aspetti più complessi degli esseri umani, può essere conveniente studiare ambienti di traffico diversi ma in cui le responsabilità sono più facilmente attribuibili in quanto non collegate ai comportamenti dell’uomo”.
Automobile Magazine – Italia







































































































