È stato un Gran Premio d’Olanda ricco di episodi e sorprese, concluso con la vittoria di Oscar Piastri che, dopo la pole position, ha firmato anche il giro più veloce della corsa ed è stato al comando costantemente dalla partenza alla bandiera a scacchi, conquistando così il primo Grande Slam della sua ancor giovane carriera. Per l’australiano è la nona vittoria, tante quante quelle del suo connazionale e manager Mark Webber e quelle del compagno di squadra Lando Norris, oggi costretto al ritiro. La McLaren ha conquistato la vittoria numero 201 della sua storia, la quinta a Zandvoort.Sul secondo gradino del podio è salito Max Verstappen, che non si classificava fra i primi tre dal Gran Premio del Canada: per il pilota della Red Bull questo è il quinto podio – tre vittorie e due secondi posti – in cinque gare disputate a Zandvoort.Primo podio per Isack Hadjar (Racing Bulls), che diventa così il pilota francese più giovane – e il quinto in assoluto – a piazzarsi fra i primi tre, all’età di 20 anni, 11 mesi e tre giorni. La squadra italiana non saliva sul podio dal Gran Premio dell’Azerbaigian 2021, quando un altro francese, Pierre Gasly, si classificò terzo.LA GIORNATA IN PISTA Tutte e tre le mescole da asciutto sono state protagoniste, già sulla griglia di partenza. Per il primo stint, infatti, quattordici piloti hanno scelto la Medium, quattro la Soft e due la Hard.La C2 è stata la mescola più usata, con quasi il 50% della percorrenza complessiva (658 giri, 48,28%), seguita dalla Medium (399, 29,27%) e dalla Soft (306, 22,45%).Lo stint più lungo in assoluto è stato completato dalla Haas di Bearman (53 giri con la Hard) mentre Verstappen ha il primato con la Medium (30) e Lawson quello con la Soft (25). MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT DI PIRELLI “Un Gran Premio che, nonostante le previsioni, è rimasto incerto fino all’ultimo, soprattutto a causa delle numerose neutralizzazioni causate da incidenti e ritiri. Ha vinto Piastri non soltanto per la competitività della sua monoposto ma anche perché ha gestito alla perfezione tutti i momenti cruciali, come le tre ripartenze dopo la safety-car.Per quanto riguarda le gomme, l’elemento più positivo emerso nel fine settimana è che, nonostante avessimo portato qui una terna di pneumatici da asciutto più morbida dello scorso anno, tutte e tre le mescole si siano dimostrate competitive in gara, come dimostra anche la suddivisione del chilometraggio citata in precedenza. La Hard è stata la più performante, assicurando un buon livello di prestazione su stint anche molto lunghi, come hanno dimostrato ad esempio i due piloti della Haas, che hanno percorso più di due terzi di gara con lo stesso treno di C2. Questa mescola si è comportata meglio rispetto a quanto avevamo visto nelle tre sessioni di prove libere, consentendo ai piloti di poter spingere anche già nelle ripartenze. Chi, come McLaren e Aston Martin, ne aveva conservati entrambi i set per la gara ha potuto trarne un vantaggio. Medium e Soft, dal canto loro, hanno offerto una prestazione abbastanza simile, il che è importante soprattutto per quanto riguarda la più morbida delle due.Ora ci attende il Gran Premio di casa per la Pirelli, dove festeggeremo insieme a tutti gli appassionati il traguardo che abbiamo raggiunto oggi: cinquecento Gran Premi in Formula 1, il fornitore di pneumatici con più presenze nella massima competizione automobilistica, un risultato che ci rende orgogliosi e che è il frutto della passione, della competenza e dell’impegno che tanti uomini e donne in Pirelli hanno dimostrato dal 1950 ad oggi. Da Monza inizieremo un nuovo conteggio!”Bottino pieno per Maya Weug nella seconda gara della tappa di Zandvoort. La pilota olandese (Scuderia Ferrari-MP) ha sfruttato la pole position colta ieri mattina per dominare la gara dall’inizio alla fine, conquistando anche il punto addizionale per il giro più veloce. Il weekend si chiude quindi con una doppietta delle pilote di casa, visto che ieri aveva vinto Nina Gademan. Sul podio sono salite anche, nell’ordine, Alicia Palmowski (Red Bull Racing-Campos) e la leader della classifica Doriane Pin (Mercedes-Prema).La francese resta al comando del campionato con 127 punti ma vede avvicinarsi nettamente Weug, ora seconda con un ritardo di 20 lunghezze. Al terzo posto – quando mancano i round di Singapore e Las Vegas – c’è Chloe Chambers (Red Bull Ford-Campos, 93 punti), a secco in questo fine settimana.
Primo Grande Slam per Piastri, primo podio per Hadjar
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