General Motors ha sviluppato una importante estensione delle funzioni del suo network di connessione OnStar con operatori fisici a disposizione che, nel solo 2024, hanno gestito quasi 40.000 chiamate di emergenza per richiedere l’intervento di personale medico, di polizia o dei vigili del fuoco. Lo fa ora inserendo la funzione Injury Severity Prediction (ISP) che è la previsione della gravità degli infortuni. OnStar, spiega la nota del colosso di Detroit, si trasforma così in un importantissimo supporto per i soccorritori, prima che questi raggiungano il veicolo coinvolto in un incidente (a sua volta localizzato da OnStar) che abbia comportato conseguenze per il guidatore e gli occupanti. Grazie ad un’analisi avanzata dei dati inviati dal veicolo al centro di calcolo, il sistema ISP valuta istantaneamente la gravità dell’incidente e gestisce in tempo reale il tipo di assistenza necessaria, senza che l’automobilista debba comunicare con gli operatori. Al centro di tutto questo c’è lo strumento di analisi Injury Severity Prediction sviluppato che funziona insieme alla tecnologia di risposta automatica agli incidenti di OnStar. Quando si verifica un incidente, l’ISP analizza segnali come la forza dell’impatto, la variazione di velocità e la posizione degli occupanti per valutare se qualcuno a bordo del veicolo abbia subito lesioni gravi che vanno oltre ai valori minimi stabiliti dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Gli operatori certificati per le emergenze di OnStar combinano quindi tale previsione con le informazioni in tempo reale fornite dagli occupanti, fornendo ai soccorritori un’istantanea del triage in tempo reale: chi necessita di cure immediate, quali risorse inviare e dove trasportare i pazienti. Attraverso questo triage ‘intelligente’ è così possibile decidere in tempo reale quali e quante ambulanze inviare e determinare a quali centri traumatologici allertare per indirizzare i feriti più gravi, via strada o con elisoccorso. “Per gli automobilisti gravemente feriti – afferma Stewart C. Wang, direttore esecutivo dell’International Center for Automotive Medicine presso l’Università del Michigan – il fatto di essere trasportati in centri traumatologici di alto livello rispetto a centri non traumatologici può ridurre il tasso di mortalità del 25%” “OnStar con ISP aiuta dunque a mettere in contatto i pazienti giusti con il trattamento giusto. Permette ai soccorritori di impiegare le proprie risorse nel modo più efficace ed efficiente, fornendo al contempo una assistenza minore a incidenti minori. Ed evitare così interventi massicci e sovradimensionati del servizio di emergenza medica”.
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