A pochi giorni dalla visita del
presidente americano Donald Trump a Tokyo, si accentuano gli
sforzi del governo giapponese per venire incontro alle
sollecitazioni del Paese alleato. In questa direzione va la
decisione della Toyota di importare in Giappone veicoli prodotti
nei propri stabilimenti negli Stati Uniti. Lo anticipano i media
nipponci spiegando che i funzionari della prima casa auto
mondiale illustreranno il piano durante un incontro tra il capo
della Casa Bianca e i principali leader industriali giapponesi,
organizzato nell’ambito della visita di tre giorni che inizierà
lunedì.
L’iniziativa rappresenterebbe un segnale politico ed
economico volto a contribuire alla riduzione del deficit
commerciale degli Stati Uniti con il Giappone, un tema più volte
sollevato da Washington. “Stiamo valutando questa possibilità
come una delle opzioni sul tavolo”, ha dichiarato il presidente
di Toyota, Koji Sato, dopo una riunione della Federazione delle
imprese giapponesi (Keidanren). All’incontro con Trump
parteciperà anche il presidente onorario Akio Toyoda. L’azienda
starebbe attualmente esaminando quali modelli e in quali volumi
potrebbero essere esportati dal mercato americano a quello
domestico. Lo scorso aprile l’amministrazione Trump ha
introdotto dazi del 27,5% sulle auto straniere, successivamente
ridotti al 15% per i veicoli giapponesi alla conclusione dei
negoziati di settembre. Parallelamente, il governo di Tokyo ha
avviato una revisione normativa per consentire la vendita in
Giappone di auto prodotte negli Stati Uniti senza ulteriori test
di omologazione, nel quadro dell’accordo commerciale bilaterale
siglato a luglio. La mossa punta a dimostrare la volontà di
cooperazione pubblico-privato di Tokyo per attenuare le tensioni
commerciali con Washington, considerando che il settore auto
rappresentano circa il 30% dell’export totale verso gli Stati
Uniti. Secondo gli analisti, tuttavia, le possibili concessioni
che il Giappone si appresta a fare a Washington per garantire un
trattamento di favore alle importazioni di auto sul mercato a
stelle e strisce potrebbero compromettere gli standard di
sicurezza per l’intero comparto. Funzionari del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, citati dal giornale Yomiuri
Shimbun, sottolineano la differenza dei criteri di sicurezza
automobilistici del Sol Levante – formulati sulla base di
lezioni incorporate negli standard globali stabiliti dalle
Nazioni Unite, con le caratteristche dei veicoli Usa, anche a
causa della conformazione geografica del territorio.
Automobile Magazine – Italia






































































































