Voglia di provare emozioni forti, di
viaggiare a tutta velocità, di distinguersi e soprattutto di
esaltare – anche solo per far voltare i passanti, magari
richiamati dal suono di un V8 – le tecnologie automobilistiche
e le opportunità offerte da accessori, kit e prodotti speciali.
Questo il lei motivobIl dell’edizione 2025 (ha chiuso i
battenti sabato 8 novembre) del Sema Show la più grane
manifestazione dedicata al tuning e alle personalizzazioni che
viene organizzata da 1967 a Las Vegas dalla Specialty Equipment
Market Association.
L’evento attira oltre 140mila visitatori all’anno, con oltre
2.400 espositori che sono stati presenti nell’edizione appena
concluso. Nonostante il focus sull’aftermarket, l’evento attrae
ogni anno un gran numero di Case automobilistiche, che espongono
di tutto, dai concept agli accessori.
Il Las Vegas Convention Center è del resto uno dei più grandi
al mondo e i suoi quattro padiglioni, due sale satellite e
praticamente tutti gli spazi interni ospitano in occasione del
Sema Show migliaia di esposizioni di accessori e ricambi per
auto, con stand dove sono presenti elaborazioni mozzafiato di
auto, suv e pick-up.
Grande attrattiva nella nella gigantesca Central Hall (dove
nelle passate edizioni c’era Ford) per mezza dozzina di concept
e altri veicoli da gara e speciali portati a Las Vegas da
Toyota, tutti creati (anche se non dichiaratamente) attorno al
tema della multi-propulsione.
Si sono visti il pick-up Tacoma H2-Overlander, spinto da un
sistema a celle di combustibile alimentate a idrogeno, ma anche
le due ibride Camry GT-S e Corolla Cross Nasu Edition. Sono
state presentate accanto al prototipo da cronoscalata bZ Time
Attack, basato sul suv completamente elettrico di Toyota e – su
lato opposto, cioè quello dei motori a combustione interna – il
nuovo Atv compatto Scion 01 dotato dal 4 cilindri ibrido turbo
da 2,4 litri.
Ben rappresentate all’evento di Las Vegas anche Nissan
attraverso la sue divisione Nismo e Stellantis presente con
diversi concept realizzati da Mopar. La Casa giapponese ha
attirato l’attenzione anche con il suo brand Infiniti, al Sema
con il prototipo QX80 R-Spec da 1000 Cv.
Fra i brand Usa di Stellantis, riflettori puntati su pick-up
Ram 1500 Dude (già anticipato nei giorni scorsi) e su numerose
concept ricavate da basi Jeep, una estensione della tradizionale
attività all’Ester Safari di Moab.
Molto interesper l’ampliata gamma dei motori ‘crate’ pronti per
essere utilizzati dai piccoli costruttori per vetture da gara o
modelli ‘special, come il V8 Hemi sovralimentato Hellephant da
1.000 Cv. Ma anche per il ritorno in grande stile della iconica
Dodge Charger, sia in variante stradale che da gara.
Tempesta di scatti con gli smartphone anche per l’incredibile
Subaru Brat, cioè un pick-up del 1978, da cui è derivato il
mostro da drift con 670 Cv (denominato Brataroo 9500 Turbo)
entrato a far parte della squadra di Travis Pastrana.
E soprattutto per la ‘non Ferrari’ – guai a definirla auto
del Cavallino – che lo specialista GlasWerks DMV con sede a
Sterling (Virginia) ha chiamato Elevato V12 e che al costo di
175mila dollari (donor car esclusa) unisce il fascino di una
restomod basata sulla Ferrari’s GTC4 Lusso con l’aggressività e
l’emozione della guida off-road tipiche di supercar adattate a
queste condizioni.
Automobile Magazine – Italia






































































































