Neanche il tempo di festeggiare la
fine della stagione della MotoGp a Valencia con la vittoria
dell’Aprilia di Marco Bezzecchi che sul circuito Ricardo Tormo è
già 2026, meteo permettendo. Già da oggi, infatti, sul tracciato
spagnolo sono partiti i test per il prossimo anno con le Ducati
ufficiali, protagoniste del campionato appena finito, si sono
date al vintage mettendosi i panni del passato per provare a
correre, si spera sempre più, forte nel prossimo futuro della
massima serie delle due ruote.
Prime ore di test condizionate dalla pioggia della notte, che
ha reso la pista molto scivolosa. Di fatto la giornata è
iniziata con notevole ritardo, solo alle 13.30, con gli occhi
puntati anche sui due rookie, Toprak Razgatlioglu (Yamaha
Pramac) e Diogo Moreira (Honda Lcr), mentre erano assenti gli
infortunati Marc Marquez e Franco Morbidelli. In casa VR46,
Celestino Vietti per la prima volta è salito in sella a una
MotoGP. Alla bandiera a scacchi, il più veloce è risultato Raul
Fernandez con l’Aprilia Trackhouse (1:29.373) davanti, per soli
27 millesimi, alla RS-GP ufficiale condotta dal vincitore del Gp
di domenica scorsa, Marco Bezzecchi, e alla Ducati factory di
Alex Marquez. In pista si sono viste alcune novità evidenti,
come le carene aggiornate delle Aprilia, delle Desmosedici e
della Ktm, mentre Yamaha ha testato un nuovo propulsore V4.
Francesco Bagnaia è stato protagonista di una scivolata senza
conseguenze, ottenendo il decimo crono frutto di un lavoro più
particolare, mentre Jorge Martin ha girato a lungo ma senza
forzare, chiudendo col 16/o tempo. Tempi alti per i rookie e
ultimo per Vietti, a oltre tre secondi da Fernandez.
La Ducati, campione del mondo sia nel campionato piloti che
costruttori, ha cominciato già a festeggiare la stagione 2026,
quando la Casa di Borgo Panigale taglierà il traguardo dei cento
anni di vita. Anche per questo, non è mancato un omaggio al
passato: la livrea di Bagnaia era ispirata alla 750 Imola
Desmo, diventata iconica dopo la leggendaria doppietta di Paul
Smart e Bruno Spaggiari alla 200 Miglia di Imola del 1972;
quella di Nicolò Bulega (in pista al posto di Marquez e ottavo
nei tempi), aveva colori della 750 Supersport Desmo, moto con
cui Franco Uncini vinse il titolo italiano 750cc nel 1975.
“Siamo soddisfatti della prima giornata – ha commentato Davide
Tardozzi, team manager Ducati – i due piloti sono allineati
sulla nuova carena, per la quale hanno trovato aspetti sia
positivi che negativi. Ora bisognerà capire cosa fare in vista
di Sepang”.
Automobile Magazine – Italia






































































































