MARIO ISOLA – DIRETTORE MOTORSPORT DI PIRELLI “È stato un Gran Premio che ha condensato tutte le emozioni nei primissimi giri, con sorpassi e controsorpassi da brivido. Poi, una volta stabilizzatasi la situazione, abbiamo assistito ad una corsa molto lineare dove tutti i piloti hanno cercato di estendere al massimo i rispettivi primi stint, a prescindere dalla scelta della mescola. A differenza dello scorso anno, il graining oggi è stato praticamente assente e su un asfalto molto liscio come questo il degrado prestazionale è stato pressoché pari a zero. Così tutti hanno potuto scegliere il momento del pit-stop essenzialmente in base alle necessità dettate dalle posizioni in pista, con alcuni che, arrivati ben oltre le finestre previste sulla base dello svolgimento delle prove libere, hanno scommesso su un’eventuale neutralizzazione non avendo più nulla da perdere.Abbiamo visto qualche caso di blistering sull’asse anteriore ma non sufficiente ad avere un impatto significativo sulla prestazione delle vetture toccate da questo fenomeno. In termini di usura, è chiaro che soprattutto i piloti che hanno effettuato stint superiori ai 40 giri sono arrivati molto vicini – in qualche caso lo hanno anche raggiunto – al limite di usura, senza peraltro perdere prestazione.Tutto sommato, se volessi sintetizzare il giudizio sulla prestazione delle gomme in questo Gran Premio mi verrebbe da dire che sono state troppo buone: sarà importante analizzare bene i dati raccolti e capire come intervenire in ottica sviluppo delle mescole per l’anno prossimo. A questo proposito, val la pena ricordare che fra meno di 48 ore saremo di nuovo impegnati a Monza per una due giorni di test sulle gomme 2026, che svolgeremo con la collaborazione di Red Bull (Verstappen/Tsunoda) Aston Martin (Drugovich) martedì e Williams (Albon/Sainz) e Racing Bulls (Lawson/Hadjar) il giorno successivo”.
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Verstappen vince una Monza da record
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