Dietro i 15 mesi necessari per creare una showcar come Cupra Tindaya, si celano innumerevoli ore di sperimentazione in diversi settori.
Su questa show car sono stati sperimentati ricerca di texture, esplorazione di nuovi concetti, combinazione di diverse tecnologie e immaginazione del futuro. In sintesi, è stata un’esperienza formativa per i designer di Cupra, che raccontano questo processo trasformativo, ben oltre il design, e destinato a riflettersi nei modelli futuri, con un focus su tre concetti principali.
Origini
C’è un’idea che i designer hanno messo al centro fin dall’inizio: No Drivers, No Cupra.
In Cupra miriamo sempre a creare emozioni ed esperienze attraverso i nostri prodotti, non potrebbe essere altrimenti – afferma Julio Lozano, Responsabile Exterior Design di Cupra.
Con questa premessa, i reparti di Exterior e Interior Design, Colour&Trim e Digital hanno lavorato insieme come un’unica squadra. Il risultato è un modello dotato di porte contrapposte in stile berlina, che liberano completamente lo spazio interno, con tutti gli elementi orientati verso il conducente. I designer hanno voluto anche tornare alle origini della tecnologia analogica, per far sì che le emozioni di guida si percepissero in modo più intenso, in quella che definiscono Cupra 2.0.
È un ritorno dal digitale al fisico, che si avverte quando si interagisce con l’abitacolo, il volante, i sedili, il cruscotto… Abbiamo comunque una componente digitale spettacolare, ma ci siamo resi conto che a volte bisogna comprendere cosa desidera il guidatore, e con la Showcar Cupra Tindaya l’emozione è più reale che mai – afferma David Jofré, Responsabile Interior Design di Cupra.
Vivo
Un altro concetto che i designer di Cupra hanno voluto enfatizzare e che ha accompagnato l’intero processo creativo, è quello di “dare vita alla showcar”, come spiega Francesca Sangalli, Responsabile Colour&Trim e Concept&Strategy di Cupra.
E Julio Lozano aggiunge:
Cupra Tindaya è un modello con un’anima propria: le sue forme esterne ispirate al corpo umano, lo sguardo deciso dei suoi occhi triangolari, o il respiro latente della sua Black Mask. Tutto esprime vita.
All’interno, spicca un prisma di vetro.
È il cuore del modello, e interagire con esso attiva tre diverse esperienze di luce e suono, rendendolo ancora più simile a un essere vivente – spiega Rubén Rodríguez, Responsabile UX/UI di Cupra.
Questo concetto viene rafforzato attraverso le texture, il design parametrico sotto la pelle dei sedili bucket, e l’uso delle più recenti tecnologie 3D touch, applicate su superfici che reagiscono a luce e suono.
Il concetto dei materiali incarna la trasformazione: l’opaco che diventa lucido, il morbido che si fa rigido, il solido che si dissolve in trasparente, facendo percepire la vettura come viva attraverso materiali che reagiscono al tocco – conclude Sangalli.
Trasformazione
Infine, non c’è nulla in questa showcar che non sia oggetto di trasformazione. Le texture parametriche evolvono, il colore della parte anteriore della carrozzeria si trasforma fondendosi con quello posteriore, l’aspetto delle ruote cambia a seconda dell’angolazione da cui le si osserva…
Tutto è pensato per far percepire l’auto come in costante movimento, anche quando è ferma – afferma Julio Lozano. Lo sviluppo del colore è stata una delle sfide più grandi: fondere due tonalità attraverso un processo artigianale per ottenere un’armonia perfetta con le superfici – aggiunge Sangalli.
Il percorso verso la presentazione all’IAA Mobility 2025 è stato ricco di sfide, e questa trasformazione — destinata a ripetersi nei futuri modelli del brand — ha lasciato il segno anche nei designer.
Il nostro è stato un percorso fatto di esplorazione e audacia. Un’esperienza che ci ha arricchiti profondamente e che risuonerà nei progetti futuri – conclude Sangalli.
ITALIA