In occasione della consegna all’Iveco del premio internazionale Barsanti e Matteucci che rende omaggio all’ingegno di Padre Eugenio Barsanti, co-inventore nel 1853 del primo motore a scoppio insieme a Felice Matteucci, gli organizzatori hanno reso nota la motivazione che ha portato alla scelta del Gruppo specializzato in veicoli per traporto merci e persone e nelle relative tecnologie.
“Marchio italiano dalle solide radici industriali e dalla forte presenza globale – si legge nel documento – Iveco ha saputo unire esperienza, innovazione tecnologica e visione sostenibile per creare veicoli che coniugano efficienza operativa, comfort di guida e rispetto per l’ambiente. Forte della propria storia e animata da una costante spinta al progresso, Iveco continua a promuovere un trasporto più efficiente, connesso e sostenibile, anticipando le esigenze della mobilità del futuro”.
Istituito dal comune di Pietrasanta con il Rotary Club Viareggio Versilia, in collaborazione con Bosch e con il patrocinio della Provincia di Lucca, il trofeo è stato consegnato – alla presenza del sindaco di Pietrasanta – Alberto Stefano Giovannetti, a Marco Liccardo, chief technology & digital officer di Iveco Group.
Alla base dell’attribuzione del premio Barsanti e Matteucci all’Iveco c’è anche un precisa valutazione tecnologica. Numerosi mezzi pesanti – tra cui il modello che era esposto a Pietrasanta – utilizzano infatti il propulsore XC13 della gamma Cursor che per la sua ‘genialità’ sarebbe piaciuto molto ai due inventori toscani del motore a scoppio.
Profondamente rivista per ottimizzare l’efficienza, questa unità (che mantiene la cilindrata di 13,0 litri) è declinabile in una serie di varianti che possono essere alimentate con normale gasolio ma anche con carburanti alternativi come il biodiesel, l’Hvo (Hydrotreated Vegetable Oil) nonché metano (Lng e Cng) e perfino idrogeno.
In particolare l’Hvo è un’alternativa sostenibile al gasolio fossile, prodotto da oli esausti e da scarti vegetali e alimentari. E può essere utilizzato anche puro in tutti i recenti motori diesel Iveco. Più pulito del gasolio fossile l’Hvo – ampiamente disponibile nelle stazioni di rifornimento europee – quando è puro può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90% (nel ciclo di vita) abbattendo anche altri inquinanti come il particolato.
“Ricevere il Premio Barsanti e Matteucci proprio nel 50mo anniversario di Iveco è un riconoscimento di grande valore – ha commentato Licciardo – che celebra mezzo secolo di innovazione e di continua evoluzione. Questo premio all’eccellenza tecnologica non è solo un omaggio alla nostra storia, ma anche una conferma del percorso che abbiamo tracciato per continuare a guidare il cambiamento nel mondo dei veicoli commerciali.
“Coniugando tecnologia e progresso, visione e concretezza, in Iveco mettiamo a frutto l’ingegno e la creatività che da sempre contraddistinguono la nostra tradizione italiana, per offrire ai nostri clienti la qualità che si aspettano e meritano”.
Oggi Iveco propone una gamma multi-energetica completa, e che riflette l’impegno di Iveco nel fornire risposte concrete e diversificate alle esigenze di ogni cliente, accompagnandolo nel proprio percorso di transizione energetica.
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