C’è un momento preciso in cui ci si rende conto che il concetto di lusso automobilistico sta cambiando pelle. Non riguarda solamente finiture ricercate e motori potenti, ma si estende alla capacità di viaggiare senza ansia, di conversare senza alzare la voce e di apprezzare il tempo che si trascorre nell’abitacolo. DS Automobiles ha cristallizzato questa filosofia nella sua nuova ammiraglia, la DS N.8, elevandola all’ennesima potenza con la versione Collection Jules Verne, che omaggia un letterario dedito all’arte dell’esplorazione. Orgogliosamente prodotta nello stabilimento italiano di Melfi, la DS N.8 è un auto difficile da catalogare, e forse è proprio questa la sua forza. Lunga 4,82 metri, larga 1,90 e alta 1,58, possiede una postura autorevole che mescola i tratti di un SUV a quelli di una fastback aerodinamica. In pratica è un Suv coupé che sfugge agli schemi, e mescola eleganza e forme futuristiche tramite i montanti posteriori sfuggenti, la linea di cintura alta e le firme luminose taglienti.
L’abbiamo messa alla prova sulle strade che collegano la città alla montagna per capire se, dietro le linee tese che guardano al futuro, ci sia davvero quella “serenità dinamica” promessa dal marchio. Avvicinandosi alla vettura, la prima cosa che colpisce è la pulizia delle forme. I designer francesi hanno lavorato di sottrazione: le maniglie delle portiere sono a scomparsa, le linee giocano con il flusso d’aria e ogni spigolo ha una funzione aerodinamica precisa. Il risultato è un Cx di 0,24, un valore eccezionale per un veicolo di questa stazza, fondamentale per garantire l’efficienza sulle lunghe distanze. Il frontale abbandona le vecchie calandre cromate per abbracciare la tecnologia pura. La griglia è sostituita dal DS Luminascreen, una firma luminosa che, insieme ai fari verticali DS Light Blade, rende l’auto inconfondibile anche a centinaia di metri di distanza. Ma è di notte che la tecnologia prende vita: i fari DS Pixel Led Vision 3.0 non si limitano a illuminare, ma adattano il fascio luminoso alle condizioni del traffico e meteo (città, campagna, nebbia) senza mai abbagliare chi incrociamo. L’abitacolo è in classico stile DS con rivestimenti lussuosi.
La plancia, in cui spiccano la strumentazione digitale da 12,25 pollici e lo schermo del sistema multimediale da 16 pollici, è dominata da un inserto in alluminio spazzolato, lavorato con uno spessore e una finitura specifici per questa collezione, che dona un tocco tecnico e freddo in piacevole contrasto con il calore della pelle. I sedili sono riscaldati, ventilati e massaggianti. Ma il tocco di classe è il Neck Warmer DS: un flusso d’aria calda soffia delicatamente sulla nuca dai poggiatesta, sciogliendo la tensione cervicale dopo ore di guida. Anche i passeggeri posteriori, grazie al passo di 2,90 metri, hanno ampio spazio a disposizione, e possono beneficiare di schienali inclinati di 30° e di 84 cm di spazio per la testa.
La DS N.8 Jules Verne monta di serie l’impianto Focal Electra 3D con 14 altoparlanti e un amplificatore da 690 W. La particolarità? Le griglie degli speaker sono integrate nel rivestimento in alluminio delle portiere e lavorate con una tecnologia laser inedita per garantire una precisione sonora assoluta. L’esperienza è totalmente immersiva grazie anche a due altoparlanti posizionati a livello del tetto.
L’auto si muove con una grazia che smentisce le sue dimensioni. Il merito va al sistema DS Active Scan Suspension, di serie su questa versione. Una telecamera posizionata sul parabrezza “legge” la strada davanti a noi, individuando buche e imperfezioni, e regola gli ammortizzatori di ogni singola ruota millisecondi prima dell’impatto. È difficile descrivere la sensazione a parole: l’auto sembra galleggiare anche sopra l’asfalto rovinato. Insieme ai vetri stratificati acustici, Questo sistema crea una bolla di isolamento che riduce drasticamente la fatica del guidatore. Ma la vera “vista a raggi X” arriva dal sistema DS Night Vision, di serie sull’allestimento Jules Verne, che attraverso una telecamera a infrarossi nel paraurti rileva pedoni o animali fino a 300 metri di distanza, ben oltre la portata dei fari, proiettando l’avviso direttamente nel quadro strumenti. È una tecnologia che riduce drasticamente lo stress su strade extraurbane buie. Non manca un sistema di guida semi-autonoma di livello 2, che aiuta il conducente a gestire i cambi di corsia, mantiene l’auto in carreggiata ed adatta la velocità alle curve in funzione del percorso. I 245 CV di potenza sono adeguati alla vettura, ma in caso di bisogno, si può contare su di un boost extra equivalente a 35 CV su questa versione. L’aspetto più critico di ogni auto elettrica, l’autonomia, qui diventa un punto di forza. La DS N.8 promette percorrenze da record anche in virtù di un pacco batteria che arriva fino a 97,2 kWh di capacità. Così, la versione a trazione integrale dichiara fino a 688 km (WLTP), mentre la variante a due ruote motrici che abbiamo provato, la Long Range, promette fino a 750 km con un pieno di energia. E quando è ora di fermarsi per la ricarica accetta fino a 160 kW in corrente continua per passare dal 20% all’80% della carica in circa 27 minuti.
La DS N.8 Collection Jules Verne non è un’auto per tutti. Il prezzo della versione Long Range a trazione anteriore, da noi provata, è di 76.440 euro, mentre la variante a trazione integrale da 350 CV arriva ad 80.240 euro. Il modello d’accesso alla gamma, la Pallas a trazione anteriore da 230 CV e batteria da 73,7 kWh, ha un costo di 58.900 euro.
Automobile Magazine – Italia







































































































