Il debutto della versione Hev di Toyota Aygo X segna un importante passo in avanti nella transizione della mobilità, perché mette a disposizione la soluzione full hybrid della Casa giapponese nel segmento A dove non ha praticamente concorrenti. Ma anche perché offre una combinazione tra consumi, emissioni, prestazioni e dimensioni adeguata al nostro mercato. Questo soprattutto per chi si deve muovere in una delle molte città storiche (come Firenze dove si è svolto il test europeo di Aygo X Hev) dove traffico, viabilità e parcheggi rappresentano problemi di crescente importanza. E dove una city-car full hybrid è davvero una ottima soluzione per migliorare l’ambiente e ridurre lo stress per gli automobili.
Aygo X, in questa variante Hev, è infatti omologata per 85 g/km di emissioni di CO2, valore che è il più bassoin assoluto per un modello non plug-in. E come si ricava dal uno studio dell’l’International Council on Clean Transportation (Icct) che avvicina con questa quantità di emissioni è di poco superiore ai 63 g/km di CO2 equivalenti che vengo emessi da un modello elettrico ricaricato con il mix di energia fornita dalla rete (dati 2024-2025). Normative a parte il grande vantaggio della nuova Hev – che ha un gruppo ibrido con unità termica 1.5, praticamente identico a quello della Yaris Hybrid -è dato dal più efficiente funzionamento rispetto al precedente motore 1.0. Il consumo, sottolinea Toyota, taglia del 27% il consumo di benzina e del 23% la CO2. I costi di gestione, soprattutto se si adotta un guida che privilegia in funzionamento in elettrico, risultano così molto più contenuti senza nulla togliere al ‘carattere’ brillante della Aygo X. Sotto al cofano (che proprio per ospitare il propulsore Hev è stato leggermente spostato in avanti) c’è infatti un 3 cilindri benzina 1.5 da 91 Cv e 120 Nm di coppia che è collegato alla macchina elettrica da 80 Cv e 141 Nm. Il risultato è una potenza di sistema pari a 116 Cv, erogata in modo progressivo per accelerazioni e riprese sempre disponibili grazie alla sezione elettrica. La presenza del sistema Hev permette di raggiungere (secondo i dati di omologazione) i 27 km per litro di benzina e lascia la libertà – anche grazie ai sistemi di gestione – di adottare una guida che lascia alla sola batteria il compito di muovere l’Aygo X nelle situazioni più lente e passare all’aiuto del 3 cilindri 1.5 quando serve il contributo del propulsore benzina. Nella guida in autostrada, quando cioè la piccola Toyota si muove spinta da motore ICE si nota un sostanziale progresso rispetto al precedente modello 1.0 non full hybrid. Sono le misure prese per ridurre la rumorosità che, combinate con il funzionamento ‘dolce’ dell’unità Hev, assicurano nell’abitacolo una qualità di vita, anche dal punto di vista acustico, di elevato livello, paragonabile a quella di modelli di segmento B e perfino C. Per chi apprezza una guida più dinamica rispetto Toyota propone l’allestimento GR Sport, che ora è disponibile per la prima volta nel modello Aygo X. Oltre che per un design più sportivo, questo allestimento conserva le prestazioni del propulsore ibrido da 116 Cv e beneficia dei miglioramenti nel confort acustico, ma si distingue per un assetto un po’ più secco e per una diversa taratura dello sterzo, così da appagare i gusti e le aspettative di guidatori più attenti alle prestazioni. Aygo X e Aygo X GR Sport scattano da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi e accelerano da 20 a 120 km/h (una delle situazioni più frequenti fuori città e in autostrada) in soli 7,4 secondi. Identica anche la velocità massima che è di 172 km/h. Doveroso parlare anche della frenata che, come in tutte le ibride, svolge anche la funzione di recuperare energia. Ora il controllo della frenata in discesa supporta una decelerazione più sicura rilevando le variazioni di inclinazione e controllando la velocità della Aygo X anche quando il pedale viene rilasciato. Giudizio più che positivo, al termine del test in Toscana, anche per l’ampliata gamma di Adas. Ci sono il predictive efficient drive apprende il comportamento e le condizioni del conducente sui percorsi programmati nel sistema di navigazione basato su Cloud. E queste informazioni vengono utilizzate dal sistema ibrido per ottimizzare il controllo della carica e della scarica della batteria, in base alle condizioni della strada e del traffico. Utilizzando le informazioni sul traffico, il congestion SoC control risponde alle imminenti congestioni mantenendo la carica della batteria per consentire viaggi più lunghi in modalità completamente elettrica a basse velocità. Presente anche una nuova telecamera monoculare a onde millimetriche aggiorna il sistema pre-collisione (PCS) per migliorare il rilevamento di pedoni, ciclisti e traffico anche nelle svolte agli agli incroci. Quando il PCS è attivato, il nuovo Emergency Steering Assist aiuta a mantenere la posizione e la stabilità della corsia durante manovre evasive improvvise. Se viene identificato un rischio di collisione, il sistema emette avvisi visivi e acustici, seguiti dall’assistenza alla frenata e dalla frenata pre-collisione. Inoltre aiuta a mantenere una posizione stabile nella corsia durante manovre evasive improvvise.
Automobile Magazine – Italia






















